Summer Comfort Katia per divertirti a lavorare bikini, top e vestiti per neonati. Un filato fresco e morbido, ideale per l’estate. Questo filato a cordoncino è composto da poliammide e viscosa, così da rendere elastici top aderenti o costumi da bagno. Essendo principalmente in viscosa, i capi lavorati risultano molto freschi e leggeri. Inoltre Katia ha trattato Summer Comfort con un trattamento antibatterico che crea una barriera protettiva su tutta la superficie. Evita la proliferazione di germi e funghi grazie a questo filato antibatterico che assicura la migliore cura per la nostra pelle. Il trattamento impedisce l’assorbimento dei cattivi odori e potenzia l’effetto del detersivo durante il lavaggio dei capi. Nota: l’efficacia di questo trattamento viene mantenuta per circa 25 lavaggi.
Specifiche tecniche Summer Comfort Katia:
Ciascun gomitolo di Summer Comfort Katia pesa 50 grammi e misura 115 metri. E’ un filato di medio spessore, consigliato per i ferri da 3,5 – 4 mm o l’uncinetto da 2,5 – 3 mm. Per realizzare un bikini sono necessari 3 gomitoli di Summer Comfort. Per il campione 10 x 10 cm lavorare 23 maglie x 33 ferri. E’ lavabile in lavatrice a massimo 30°. Non utilizzare l’asciugatrice per le creazioni realizzate con Summer Comfort Katia.
Il colore del prodotto potrebbe variare, anche significativamente, in base al lotto di produzione (ossia il bagno della tintura). Tutte le immagini sono, quindi, da considerare a scopo illustrativo.
Clicca sull’immagine sotto per il video tutorial e lo schema scritto del bikini e del costume intero!
I consigli di Matilde
- Lavaggio
La procedura varia in base alla composizione del filato.
Se avete un capo di lana dovete riporre massima attenzione al tipo di detersivo, ma anche alla temperatura dell’acqua.
Le vostre creazioni in cotone, invece, potete tranquillamente lavarle in lavatrice (preferibilmente a massimo 30°) e nel solo caso del bianco utilizzare un po’ di candeggina. Nel caso, però, di trine o pizzi molto traforati o eseguiti con filati particolarmente sottili, vi suggerisco il classico lavaggio a mano e la massima delicatezza. - Tintura
Un classico rimedio delle nostre nonne. Avete appena terminato un pizzo o un centrino, ma avreste preferito un aspetto più “antico” e non il solito bianco. Niente paura! Tenetelo a bagno qualche ora in una soluzione intensa a base di tè già filtrato. Questo lo tingerà quanto basta a smorzare il bianco. Ricordatevi di sciacquarlo accuratamente prima di stirarlo. - Stiratura
Un passaggio importante dopo aver terminato il nostro lavoro consiste nello stirarlo con il ferro caldo.
Prima di procedere, però, è fondamentale considerare il tipo di filato utilizzato per la realizzazione. Per lana o filati acrilici è necessario un panno di cotone molto leggero da sistemare tra il ferro da stiro e il lavoro. Quest’ultimo va sempre posizionato con la parte a rovescio rivolta verso l’alto così da impedire alla stiratura di causare l’antiestetico effetto “lucido” ed evitare di appiattire la trama e i rilievi caratteristici dei punti.
Dovete porre attenzione anche alla pressione del ferro da stiro, che deve essere molto leggera, e alla temperatura, da impostare piuttosto bassa lasciando la funzione del vapore attiva.
Per i pizzi o le trine in cotone, invece, prima della stiratura dobbiamo valutare se inamidarli o no decidendo se ottenere un effetto finale più o meno rigido. In entrambi i casi, dovrete bagnare completamente il vostro lavoro in acqua fredda (aggiungendo quantità maggiori o minori di amido, in base alla consistenza desiderata).
Un consiglio che posso darvi è quello di fare una prova, stirando prima soltanto una piccola parte e rendervi conto se la rigidità è quella desiderata. Se così non fosse ribagnerete tutto in una soluzione che contenga più amido della precedente, viceversa, se l’effetto è troppo rigido rispetto al vostro gusto, risciacquate preparando una soluzione con una quantità minore di amido.
L’amido potete trovarlo facilmente nei negozi di vernici e colori o in ferramente. Potete anche decidere si utilizzare quello già pronto in bombolette spray.
Un altro suggerimento, dopo aver bagnato la vostra creazione, è quello di lasciarla sgocciolare e perdere l’eccesso di acqua tenendola ripiegata e avvolta per un paio d’ore in un panno di cotone.
Ovviamente la stiratura a rovescio è valida anche per i pizzi. In questo caso, però, sia la pressione del ferro da stiro che la temperatura devono essere abbastanza forti. E’ molto importante che non tiriate il lavoro con il movimento del ferro, ma soltanto esercitare pressione.
Ultima considerazione da fare è il leggero aumento di misura per i lavori in cotone dopo la stiratura. E’ quindi importante fare attenzione a questo aspetto, soprattutto se si vogliono realizzare tende o trine e tramezzi da unire ad altri tessuti.
Gabriella –
Morbidissima