Toscana Mondial è una juta fine abbinata ad un sottilissimo nastro stampato che le conferisce un tono fantasia: questo è Toscana, un filo dal carattere rustico ed innovativo. Presentato con una cartella colori contenuta, nasce per essere lavorato ad uncinetto e si presta alla realizzazione di accessori indossati come cappelli e borse, così come elementi per l’arredo casa.
Per una borsa di misura piccola si consigliano 300 grammi di Toscana Mondial, per una di misura media 400 grammi, mentre per una di misura grande 600 grammi.
Specifiche tecniche Toscana Mondial:
Ciascun gomitolo di Toscana Mondial pesa 100 grammi e misura 330 metri. E’ un filato consigliato per ferri e uncinetto 3 – 3,5 mm. Per il campione 10 x 10 cm a maglia alta con l’uncinetto 3,5 mm lavorare 18 maglie x 8,5 giri. E’ lavabile in lavatrice a massimo 30°, non è possibile candeggiare, è lavabile a secco con percloroetilene o tetracloroetene, non è possibile utilizzare l’asciugatrice, non è possibile stirare e si consiglia di disporre le creazioni realizzate con Toscana Mondial in orizzontale per asciugare.
Il colore del prodotto potrebbe variare, anche significativamente, in base al lotto di produzione (ossia il bagno della tintura). Tutte le immagini sono, quindi, da considerare a scopo illustrativo.
Acquistando questo prodotto avete diritto allo schema in omaggio tra quelli dei due modelli qui sotto. Se siete interessati ad uno in particolare scrivetelo nelle note dell’ordine, altrimenti lo schema inviato sarà casuale.
OCCORRENTE:
- Cappello: 200 grammi
- Borsone con manici: 600 grammi
I consigli di Matilde
- Lavaggio
La procedura varia in base alla composizione del filato.
Se avete un capo di lana dovete riporre massima attenzione al tipo di detersivo, ma anche alla temperatura dell’acqua.
Le vostre creazioni in cotone, invece, potete tranquillamente lavarle in lavatrice (preferibilmente a massimo 30°) e nel solo caso del bianco utilizzare un po’ di candeggina. Nel caso, però, di trine o pizzi molto traforati o eseguiti con filati particolarmente sottili, vi suggerisco il classico lavaggio a mano e la massima delicatezza. - Tintura
Un classico rimedio delle nostre nonne. Avete appena terminato un pizzo o un centrino, ma avreste preferito un aspetto più “antico” e non il solito bianco. Niente paura! Tenetelo a bagno qualche ora in una soluzione intensa a base di tè già filtrato. Questo lo tingerà quanto basta a smorzare il bianco. Ricordatevi di sciacquarlo accuratamente prima di stirarlo. - Stiratura
Un passaggio importante dopo aver terminato il nostro lavoro consiste nello stirarlo con il ferro caldo.
Prima di procedere, però, è fondamentale considerare il tipo di filato utilizzato per la realizzazione. Per lana o filati acrilici è necessario un panno di cotone molto leggero da sistemare tra il ferro da stiro e il lavoro. Quest’ultimo va sempre posizionato con la parte a rovescio rivolta verso l’alto così da impedire alla stiratura di causare l’antiestetico effetto “lucido” ed evitare di appiattire la trama e i rilievi caratteristici dei punti.
Dovete porre attenzione anche alla pressione del ferro da stiro, che deve essere molto leggera, e alla temperatura, da impostare piuttosto bassa lasciando la funzione del vapore attiva.
Per i pizzi o le trine in cotone, invece, prima della stiratura dobbiamo valutare se inamidarli o no decidendo se ottenere un effetto finale più o meno rigido. In entrambi i casi, dovrete bagnare completamente il vostro lavoro in acqua fredda (aggiungendo quantità maggiori o minori di amido, in base alla consistenza desiderata).
Un consiglio che posso darvi è quello di fare una prova, stirando prima soltanto una piccola parte e rendervi conto se la rigidità è quella desiderata. Se così non fosse ribagnerete tutto in una soluzione che contenga più amido della precedente, viceversa, se l’effetto è troppo rigido rispetto al vostro gusto, risciacquate preparando una soluzione con una quantità minore di amido.
L’amido potete trovarlo facilmente nei negozi di vernici e colori o in ferramente. Potete anche decidere si utilizzare quello già pronto in bombolette spray.
Un altro suggerimento, dopo aver bagnato la vostra creazione, è quello di lasciarla sgocciolare e perdere l’eccesso di acqua tenendola ripiegata e avvolta per un paio d’ore in un panno di cotone.
Ovviamente la stiratura a rovescio è valida anche per i pizzi. In questo caso, però, sia la pressione del ferro da stiro che la temperatura devono essere abbastanza forti. E’ molto importante che non tiriate il lavoro con il movimento del ferro, ma soltanto esercitare pressione.
Ultima considerazione da fare è il leggero aumento di misura per i lavori in cotone dopo la stiratura. E’ quindi importante fare attenzione a questo aspetto, soprattutto se si vogliono realizzare tende o trine e tramezzi da unire ad altri tessuti.
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